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Setting in Cammino > I progetti > "Il Cammino a Piedi come esperienza educativa per minori e giovani in messa alla prova"

"IL CAMMINO A PIEDI COME ESPERIENZA EDUCATIVA PER MINORI E GIOVANI IN MESSA ALLA PROVA"

UN CAMMINO DI GIUSTIZIA2021 e 2022
 

In continuità con i progetti pilota realizzati negli anni 2019 e 2020, la Onlus ha ottenuto l'approvazione del Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità per la realizzazione di un nuovo progetto di Cammino lungo la Via Francigena, da inserirsi nell’ambito di quattro progetti di messa alla prova/affidamento in prova elaborati dall’USSM di Roma.

La prima esperienza educativa nel setting di Cammino si è svolta dal 21 al 27 giugno 2021.
 
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Il prossimo Cammino si svolgerà dal 20 al 26 giugno 2022.
 
 
UN CAMMINO DI GIUSTIZIA 2020
 
Dal 5 all'11 ottobre 2020, tre giovani autori di reato si sono sperimentati in una relazione di aiuto nel Setting di Cammino accompagnati da operatori con alta formazione e specifiche competenze.
 
Il Cammino ha rappresentato la seconda fase del progetto pilota ideato e realizzato dalla Onlus Setting in Cammino in collaborazione con il CGM (Centro di Giustizia Minorile per il Lazio, Abruzzo e Molise - Ministero di Giustizia), l'USSM di Roma (Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Roma) e Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre.
 
Il progetto, patrocinato dalla Regione Lazio, è stato finanziato dal Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità - Ministero di Giustizia e cofinanziato dalla Confraternita di San Jacopo de Compostella e dalla Associazione Inventare Percorsi.
 
Il Cammino, come nell'edizione 2019, si è svolto luingo la via Francigena del Lazio (da Bolsena a Roma 140 km in 7 giorni). A questo nuovo progetto hanno preso parte un giovane in messa alla prova (con processo sospeso) e due giovani in affidamento in prova (misura alternativa alla detenzione).
 
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L'esperienza trasformativa del viaggio a piedi diviene una vera e propria esperienza educativa che coinvolge giovani impegnati in un progetto di riorientamento delle proprie scelte di vita. La presenza di accompagnatori con "alta formazione" e con specifica esperienza nei processi di aiuto lungo il cammino, assieme all'utilizzazione della teoria dell'analisi transazionale come lente di osservazione della relazione, ci permette di concettualizzare il cammino come vero e proprio "Setting" immersivo, attraverso cui integrare gli aspetti cognitivi con quelli corporei del sentire, del percepire.
 
Su invito della Onlus, durante gli ultimi chilometri da Monte Mario (belvedere) sino a Roma Centro, si sono uniti al gruppo in cammino gli assistenti sociali dell'USSM, i responsabili delle comunità che accolgono i giovani, la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma dott.ssa Alida Montaldi. La presenza delle Istituzioni, a fianco dei giovani, ha avuto un forte valore simbolico e umano.
 
La valutazione qualitativa del Cammino, a cura del Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre, ha visto i giovani impegnati in  due "focus group".
 
IL PROGETTO PILOTA DEL 2019: l'esperienza e le origini
 
Il progetto pilota del 2019, ideato e promosso dalle onlus Setting in Cammino, in collaborazione con l’USSM di Roma (Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Roma – Ministero di Giustizia) e con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre, e il contributo economico di Regione Lazio, Confraternita di San Jacopo di Compostella, Inventare Percorsi onlus,  ha previsto l’inserimento di una esperienza educativa svolta nel Setting di Cammino all’interno dei progetti di messa alla prova elaborati dall’USSM, ai sensi dell’art. 28 DPR 448/88 e 27 DLG 272/89.
 
Tale esperienza rappresenta, per il minore,  l’opportunità di assumere una nuova prospettiva su di sé, evidenziando ai propri occhi e a quelli della famiglia, della società, della persona offesa,  il “passaggio” che egli stesso sta operando da una condizione (l’aver compiuto un reato, l’essere coinvolto in un processo,  l’avere chiesto di essere messo alla prova…) ad una nuova condizione (il superamento della problematica penale e la chiusura del processo attraverso una esperienza trasformativa e di cambiamento rispetto al proprio percorso di vita).
 
Il “lento fluire”,  il silenzio, il contatto con la bellezza,  possono favorire nel giovane la possibilità di un “nuovo contatto” con se stesso, dando avvio ad una pacificazione e riconciliazione necessarie per una reale e leale riconciliazione e riparazione con la parte offesa,  la società, il “mondo”.
La metodologia del Cammino  è stata sviluppata in Italia dal dott. Luca Ansini (Presidente della Onlus Setting in Cammino) e i primi risultati sono stati pubblicati nell’ambito della tesi di dottorato in Pedagogia sul Cammino a piedi come vero e proprio “setting di relazione di auto” e di formazione per operatori (L. Ansini, 2007).
 
 
Il Cammino, realizzato nell'ambito del progetto piltota, ha avuto una durata di 7 giorni e si è svolto dal 4 al 10 ottobre 2019 lungo la via Francigena del Lazio.
Tre giovani in messa alla prova dal Tribunale per i Minorenni di Roma, sono stati accompagnati da due operatori con alta formazione, esperti di relazione d'aiuto lungo il cammino a piedi.
 
Su invito della Onlus Setting in Cammino, durante gli ultimi chilometri da Monte Mario (belvedere) sino a Roma Centro, si sono uniti al gruppo in cammino la Presidente del Tribunale per i Minorenni dott.ssa Alida Montaldi, la cui presenza ha avuto un forte valore simbolico rispetto al percorso intrapreso dai giovani, e gli assistenti sociali dell'USSM di Roma che seguono il percorso di messa alla prova dei giovani.
 
 
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La valutazione pedagogica del progetto è stata affidata al Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Università di Roma Tre.
 
Il giorno 30 ottobre 2019 si è svolta, presso l'Università di Roma Tre, una Giornata di Studi dedicata alla restituzione dei risultati del progetto, alla presenza delle Istituzioni e degli attori coinvolti.